BENDAGGI
Fasciare una parte del corpo è un’abilità che si impara solo attraverso l’esperienza. Le fasciature, solitamente, sono di competenza infermieristica, ma a chiunque può capitare di dover fasciare una ferita, magari per tenere ben fermo un cerotto! L’importante è sapere cosa fare e soprattutto cosa non fare!
Suddividiamo i bendaggi in due tipi:
Bendaggi semplici
Bendaggi effettuati con lo scopo di contenere e applicare sostanze medicamentose, mantenere a riposo o coprire una determinata parte del corpo utilizzando fasce in tela, cotone o maglia elastica. La forma di questi materiali può essere varia: fasce, strisce di varia altezza o pezzi di
tessuto a forma di quadrato più o meno grandi che adeguatamente piegati danno origine a forme di triangolo, cravatta, fionda.
Bendaggi composti
Serie di giri complessi al fine di immobilizzare totalmente o parzialmente una regione del corpo a scopo terapeutico, antalgico, riabilitativo e preventivo, utilizzando materiali adesivi elastici e anelastici.
TECNICHE GENERALI DI BENDAGGIO
Esistono delle norme che chi si appresta ad effettuare un bendaggio deve conoscere:
- i bendaggi devono essere applicati dopo la diagnosi del medico, utilizzando tutti i supporti clinici e strumentali necessari
- scegliere i materiali, le cui proprietà strutturali risultano le più efficaci per le finalità previste dal bendaggio
- preparare adeguatamente la cute depilando la zona interessata e pulirla con sostante sgrassanti per favorire l’adesività della benda. In alternativa alla depilazione e quando si è a conoscenza di reazioni cutanee allergiche alla massa adesiva, è opportuno utilizzare il salvapelle, proprio a protezione della cute.
- il bendaggio, indipendentemente dal tipo di materiale utilizzato, non deve mai essere troppo stretto, specie agli arti, per non provocare un ostacolo al circolo venoso e arterioso con conseguenti edemi e piaghe da decubito
- nei bendaggi agli arti, si devono lasciare libere le dita per controllare l’eventuale insorgere di segni causati da un ostacolo circolatorio: cianosi, edema, formicolio alle estremità
- durante il confezionamento, la parte interessata deve essere mantenuta nella posizione considerata di riposo e massima funzionalità
- nel caso in cui ci si trovi di fronte ad uno o più di questi segni, il bendaggio deve essere rimosso
- le bende elastiche e non elastiche adesive devono essere srotolate preventivamente per poter effettuare una trazione graduale e corretta ed evitare compressioni eccessive
- la benda per essere srotolata con facilità, deve essere impugnata fra pollice e indice di una mano mentre l’altra guida e modella la benda
- evitare pieghe o eccessive trazioni, in particolare per le bende inestensibili, in quanto possono creare stasi venose
- per la rimozione del bendaggio si utilizzano forbici bottonute scegliendo come percorso
di taglio una parte senza salienze o protuberanze ossee che determinerebbero dolore se
compresse.